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Messages - Andrea 83

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Religione / Agnosticismo
« on: February 26, 2007, 08:27:46 PM »
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H: perch? si adegua al pensiero di chi non ritiene che sia un pensiero metafisico...? pur sempre una risposta, anche per lui, pu? soddisfare qualcuno e non soddisfare qualcun'altro...


Ehm...  :cry:
Per al verit? io credo che Dio sia metafisico... credevo di averlo chiarito abbastanza nel mio precedente messaggio...

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Quindi intendi una cosa del tipo...."credente fino a prova contraria"? ...non ho capito molto bene...

A rigor di termini l'agnostico non si pronuncia razionalmente fino a una qualsiasi prova...
Poi pu? credere o meno secondo la sua fede, ma qui la ragione non c'entra.

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Cercavo solo di dissipare il buio fitto della sua mente
Confuso ? confuso, l'Andrea883...niente luce rivelatrice per te!

Io non mi sento confuso, ? probabile che non mi sia spiegato in modo chiaro e in tal caso vi chiedo scusa (ma concedetemi che non ? un discorso semplicissimo)
Comunque ti rimando a ci? scritto da Stoned e non mi sembra pi? il caso di replicare.

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Società / contro la pena di morte . nessuno tocchi caino
« on: February 26, 2007, 08:06:36 PM »
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...ma quindi cosa dici....che deve prevalere la visione atea/agnostica e quindi no alla pena di morte perch? non possiamo decidere...o che chi ha la fede ?..come dire..."autorizzato" a fare le veci dell'unica entit? che pu? decidere della morte dell'uomo e attuare la pena di morte? ...o neanche loro sanno quali siano i suoi "desideri" fino in fondo e quindi alla fine nessuno pu? muovere un dito?
...? un bel casino...

Beh, la mia posizione sulla religione ? solo uno dei vari punti che ho esposto, e nemmeno il pi? importante perch? inevitabilmente soggettivo e, come sottolineato, a mio avviso inavvicinabile mediante un ragionamento logico.
Su quale posizione (atea, agnostica o credente) debba prevalere non posso pronunciarmi, ? una scelta personale.
Comunque, a mio parere, un credente dovrebbe lasciare agire a Dio stesso e non arrogarsi il diritto di farlo in sua vece, e un ateo/agnostico sostenere le sue scelte mediante riflessione, qualsiasi esse siano.
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Citazione:
Orginalmente inviato da -Stoned Again-
..non so se traspare ci? che voglio intendere...non ho molto tempo ora per dilungarmi..ma ci torno senza problemi se ? il caso..

approfondiamo dottore!

Concordo con mahanimj, appena avrai tempo spiega meglio!

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Religione / Agnosticismo
« on: February 25, 2007, 09:47:54 PM »
Ordunque, agnosticismo...
semplifichiamo un p?:
Non posso dimostrare l'esistenza o l'assenza di Dio poich? ? qualcosa che trascende l'uomo stesso (almeno, nella concezione direi "corrente" di Dio) e pertanto mi astengo da un giudizio definitivo, restando per? pronto ad accogliere qualsiasi prova mi venga portata.

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Credo sia un sinonimo di ignoranza, intesa come ignorare un argomento...

Io ignorare lo intendo come non sapere, non conoscere, non aver avuto notizia di... in tal caso si, credo che un agnostico sia essenzialmente un ignorante.
Se invece lo intendi come non interessarsene, no.

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mi viene da dire che il sentirsi agnostico non ? altro che un momento di passaggio in cui sei ancora piccolo per avere una tua idea sganciata da quella della tua famiglia

Io non la considererei affatto un condizione di passaggio, almeno non in questi termini.
? certamente una posizione non stabile, ma ? esattamente quello che significa: non posso dare un giudizio definitivo su Dio.
? questa la mia idea, penso di non essere in grado di poter approdare a una certezza su Dio tramite l'uso della logica e della razionalit? a causa della limitatezza del mio intelletto ma sono pronto ad accettare qualsiasi posizione nel momento in cui mi verrano fornite delle prove.
Fino ad allora sar? solamente un atto di fede, che non ? affatto esclusa dalla posizione agnostica.
Si pu? essere sia agnostici sia credenti(o non, posizione a me pi? congeniale), sono due piani diversi.

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Società / contro la pena di morte . nessuno tocchi caino
« on: February 25, 2007, 09:16:23 PM »
Ordunque, mi pare di aver scatenato un discreto interesse, tanto che mi viene difficile rispondere a tutti... :wacko:

Iniziamo con calma:

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Io sono favorevole alla rieducazione per coloro che sono "rieducabili" ma, a mio parere, ? necessaria anche il timore del carcere per evitare i crimini...credo che la morale non basti da sola...quinid il carcere deve essere visto anche come punizione!


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La privazione della libert?, infatti, non dovrebbe essere la pena, ma solo il mezzo attraverso il quale la societ? si difende. (C) Si fosse legiferato affinch? le persone che compiano crimini a causa di caratteristiche personali siano trattate in modo che cambino il loro modo di porsi nei confronti della societ?.[...]Andrebbe rivista poi tutta la concezione della pena. Essa non deve tanto incidere sulla libert? o sul patrimonio, quanto sulla condotta di vita del reo.

Pienamente d'accordo con entrambi, ANCHE punitivo ma non essenzialmente.

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- Non credo che la patologia e la sofferenza nascano dal nulla, ? pi? probabile che sia la societ? stessa a "crearla" o per lo meno a ignorarla fino a quando non ? conclamata. Di conseguenza mi viene difficile parlare di "colpevoli"...


sulla prima parte posso essere d'accordo,anche alla luce di quello che ho detto sopra sul sistema carcerario, soprattutto quando dici che la sofferenza ? ignorata finch? ? conclamata. Per? non ? che mi venga difficile parlare di colpevoli..mi viene pi? che altro da allargare il mio campo visivo e vedere quali sono i meccanismi marci che stanno dietro a quelli che poi sono additati come colpevoli i quali per? restano tali comunque (non so se mi sono spiegato bene qui..)

Non sono certo di aver compreso ci? che hai scritto ma io non intendevo non colpevolizzare: un reato resta un reato sempre e comunque, da perseguire giridicamente, ma non credo sia giusto "demonizzare" chi lo ha commesso, trovo piuttosto pi? utile tentare di comprendere i "meccanismi marci che stanno dietro" per cercare di prevenire ed evitare altri crimini simili.

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Citazione:
- ? possibile che in certi casi un omicidio o uno stupro siano soltanto il risultato di ripetute richieste di attenzione sistematicamente ignorate. Evitiamo di dare odio a chi ci chiede amore, anche se con modalit? non condivisibili.


Beh qui quoto, seppur in modo pi? morbido, quello che ha detto stefano: ? un po' una banalit?, o, detto meglio, un ragionamento che si chiude su se' stesso, ai confini con l'essere pseudoscientifico (mitico Popper )
Io non dico che quello che hai scritto sia impossibile, anzi! Ma da qui a dire che una violazione sociale di questo genere sia un atto d'amore espresso in altra modalit? beh...la vedo dura...
Insomma, la mia visione ? che quello che scopriamo sui meccanismi dello sviluppo dela personalit? non ci deve portare al giustificazionismo eccessivo! sarebbe perdere contatto con la realt?! ci deve rendere consapevoli del perch? succedono certe cose (a livello di fenomeno) e ci deve aiutare a sviluppare soluzioni perch? chi ha sbagliato (perch? si sbaglia) possa non ripetersi (e qui siamo a livello dell'individuo)!

Ripeto: non intendo giustificare nessuno, soltanto tentar di comprendere.
Non intendo nemmeno dire che una violazione sociale sia un atto d'amore: semmai pu? essere (in certi casi) il frutto di amore negato, di mancanza di rispetto o comunque di una necessit? ignorata. E non credo sia giusto colpevolizzare solo il delinquente senza nemmeno porci delle domande.

Mi pare che resti da ultima l'affermazione su Dio e l'essere agnostico:
L'affermazione era, come giustamente fatto notare da Stoned, ironica, e il significato potrebbe essere pi? o meno: Solo a Dio (per chi ci crede) ? dato il potere di decidere delle nostre vite (decidere quando morire). Ma non lo conosco, quindi non posso sapere i suoi desideri, ne se esercita effettivamente quel potere. Insomma non ritengo di poter agire nemmeno in suo nome.

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Società / contro la pena di morte . nessuno tocchi caino
« on: February 24, 2007, 08:54:30 AM »
Io credo che la violenza, quando non finalizzata all'accesso minimo alle risorse, alla sicurezza, o a qualsiasi altro bisogno essenziale per sopravvivenza, sia un fallimento della relazione.
Anzi, un fallimento della natura stessa.

Personalmente sono fermamente contrario alla pena di morte per diversi motivi:

- Non permette di riavere tra noi la vittima dell'assassino, aggiunge solo sangue al sangue, dolore a dolore.

- Ritengo che il carcere o comunque delle strutture protette siano necessarie per tutelare la societ? dai criminali ma il loro scopo deve essere principalmente educativo.

- Non credo che la patologia e la sofferenza nascano dal nulla, ? pi? probabile che sia la societ? stessa a "crearla" o per lo meno a ignorarla fino a quando non ? conclamata. Di conseguenza mi viene difficile parlare di "colpevoli"...

- ? possibile che in certi casi un omicidio o uno stupro siano soltanto il risultato di ripetute richieste di attenzione sistematicamente ignorate. Evitiamo di dare odio a chi ci chiede amore, anche se con modalit? non condivisibili.

- Nessuno ha il diritto di decidere della vita di un'altra persona, eccetto Dio. Ma io sono agnostico.

- Da ultimo credo che uccidere un altro essere vivente, qualsiasi sia il reato  commesso, ci farebbe diventare non molto diversi da lui.

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Presentiamoci / buongiorno!
« on: February 24, 2007, 08:12:59 AM »
Salve a tutti, Mi chiamo Andrea e sono uno studente iscritto al terzo anno di individuo.
? da un p? che gironzolo per questo forum ma non mi ero ancora deciso a iscrivermi...  :blink:
Ora ci sono!
Buona giornata a tutti!  :w00t:

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