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Ti richiamo nella discussione :happy: Ovviamente quello che ho scritto non era chiaro essendo super conciso...Provo a spiegarmi meglio....Sia i lagher che i gulag sono stati dei posti in cui sono stati progettati e portati a termine dei crimini orrendi, potremmo dire "contro l'umanit?".Tutti e due hanno ucciso persone per motivazioni...mmmhh...non condivisibili da tutti? (diciamo cos?...)Per? secondo me una differenza c'?, ed ? questa:nei gulag venivano uccise persone innocenti? sicuramente. Persone imprigionate per motivi che non c'entravano niente con quelli "dichiarati"? Sicuramente. Venivano uccise persone a causa delle loro idee o della loro religione? Sicuramente. So che visto che ? successo, alla fine il risultato ? simile (non lo stesso, perch? comunque le cifre sono diverse)
Per? giudico basandomi sulle motivazioni che hanno portato a queste morti.Giudicando un omicidio, si sta parlando sempre di una persona morta a causa di qualcun'altro. Quella che viene giudicata ? in pratica la motivazione: intenzionale, premeditato, colposo...ecc eccIo dico questo: in Russia sono stati creati i campi di concentramento per rinchiudere e condannare ai lavori forzati i prigionieri politici (e quindi anche rispetto agli ideali). Poi in realt? sono stati uccise persone per vari motivi.In Germania sono stati creati i campi di concentramento per sterminare una popolazione. I prigionieri politici che spesso erano rinchiusi di fianco agli ebrei, erano in un normale campo di prigionia.Anche se in entrambi i casi sono morte delle persone a causa di ideali/religione, la motivazione iniziale ? molto diversa e io mi baso su questo per dire che la colpa dei nazisti ? molto pi? grave.In ogni guerra le persone vengono uccise per motivi futili, o magari per nessun motivo perch? sono innocenti...per? uccidere volontariamente milioni di persone, senza che questo avesse minimamente a che fare con il "successo della guerra" perch? non erano nemici politici o comunque non costituivano uno stato che era in guerra con la Germania...mi sembra senza dubbio un motivo che pu? essere definito...il motivo pi? inutile di tutti...
Forse Secret intendeva dire che massacri per motivazioni politiche o di persone che sono "scomode" se n'? visto ovunque e in qualunque epoca (questo non toglie che sia orrendo, immondo e atroce e mai e poi mai giustificabile) ma lo strerminio di un popolo per il semplice gusto di farlo ? un novit? ed ? per questo che ci ha colpiti cos? tanto...La scena di "Schindler's List" in cui lui si alza la mattina, prende il fucile, esce sul balcone e spara ad una persona uccidendola ? un immagine reale, davvero i nazisti uccidevano per gioco, perch? li dilettava, perch? pretendevano di avere la possibilit? di decidere la vita o la morte delle persone per gioco, senza la coscienza e la responsabilit? del significato della vita o della morte. Essi pensavano che un popolo non dovesse esistere perch? non meritasse di respirare la nostra aria...L'omicidio ? sbagliato in ogni caso.
Brava! continua a giudicare dall'alto della tua maturata esperienza!
E' esattamente quello che penso....ma!... :blink: ...era solo il mio parere...non mi sembra di aver citato fonti storiche ho scritto frasi tipo "La penso cos? perch? ? la Verit?"...Forse ? perch? ho sottolineato alcune frasi? ...era per cercare di far capire meglio i motivi per cui la penso cos?..visto che gi? la prima volta non si era capito...Scusa se ho dato l'impressione di "salire in cattedra"...
io l'ho sempre saputo forse perch? ho avuto un'educazione "di parte" :laugh: cmq soprattutto nel dopoguerra ci fu una intensa campagna antisemita in russia...cmq se cerchi su internet si trovano queste cose :bye2:
tant'è che i tedeschi non sono affatto il popolo più antico e geneticamente nordico d'europa (hitler se ne accorse quando, dopo aver utilizzato la svastica, ne cercò le origini e le trovò in scandinavia e quasi per niente in germania e in austria, in realtà il suo popolo era uno miscoglio di vichinghi svedesi e checche francesi :asd: );
in germania l'ideologia serviva da copertura[...]in russia invece l'ideologia di fondo (il marxismo)è stata male applicata, fino all'estremismo più puro al quale puà giungere una dittatura...
Svastica deriva da una parola sanscrita che significa "di buon augurio" ed è originariamente un simbolo sacro dell'Induismo (cosa c'entra la scandinavia lo sai solo tu)
Stefano, il tuo adorato wikipedia da cui ormai prendi il 90% dei tuoi interventi di qualunque tipo (dalla musica alla storia) http://it.wikipedia.org/wiki/Svastica dice anche che la svastica è stata ritrovata in villaggi etruschi...e non credo che ci fossero tanti collegamenti con l'India al tempo per poter dire che il simbolo veniva da lì...In qualsiasi documentario (e History Channel adora letteralmente la seconda guerra mondiale :asd: ) ho sempre sentito che la svastica è uno dei simboli più antichi e più trasversalmente diffusi nelle varie culture...ad esempio è simile alla croce (infatti si chiama anche croce uncinata), è simile ad un sole stilizzato...e può essere ricondotta a varie cose.
90% un paio di palle, questa cosa la sapevo per conto mio...la svastica è in origine un simbolo indù e se ti guardi bene il tuo caro History Channel o cosa cavolo è sentirai che i collegamenti tra occidente e india sono abbastanza antichi..già i Romani commerciavano con l'oriente e la stessa cosa accadeva con etruschi e altre popolazioni!di sicuro non è di origine scandinavaps da wikipedia ho solo controllato le aree di influenza dei Vichinghi e scusa tanto se ogni tanto ci dò un'occhiata giusto per essere sicuro..La prossima volta dai dell'ignorante a qualcuno che non è neanche sicuro di come si scriva Halloween.. :dry: :dry: :dry:
Definizione: “Segno simbolico che si ritrova presso molte popolazioni dalla preistoria fino in età storica, variamente interpretato nel quadro del simbolismo solare: consiste in una croce a quattro bracci di uguale lunghezza, terminanti ciascuno in un prolungamento ad angolo retto volto verso sinistra”. [dal sanscrito svastika- ‘apportatore di salute’]. Dizionario della lingua italiana Devoto Oli. Le Monnier Firenze 1971 Origine: Nel 1931 furono pubblicati i risultati degli scavi relativi alla cultura della valle dell’Indo nell’Asia Meridionale. A Mohenjo-Daro e ad Harappa furono portati alla luce i resti di una cultura in uno stadio molto progredito. Furono trovati sigilli con simboli di ovvia natura religiosa, comprese alcune raffigurazioni della svastica. I sigilli ritrovati sono stati attribuiti al terzo secolo avanti Cristo. Interessante è ciò che dice l’archeologo V. Gordon Childe delle svastiche trovate nella valle dell’Indo: “La svastica e la croce, comuni su stampi e placche, erano simboli religiosi o magici come a Babilonia e nell’Elam nel più antico periodo preistorico”. — New Light on the Most Ancient East, di V. Gordon Childe, pagg. 184, 185. La rivista Natural History del gennaio 1980 ha pubblicato uno studio approfondito sulle origini e sull’uso della svastica e fa notare quanto segue: “La svastica è un potente simbolo portafortuna. Questa particolarità, la sua aura di magia, e il suo simbolismo affondano le radici nelle più antiche civiltà mesopotamiche e iraniche. In India, dov’è largamente usata nelle cerimonie indù e come motivo ornamentale, la svastica unisce il simbolismo astronomico a quello religioso. . . . La relazione fra la svastica e gli dèi dei pianeti corrisponde piuttosto bene alla storia e alla diffusione del simbolo. C’erano le necessarie nozioni di astronomia nel luogo dove sembra che la svastica abbia avuto origine [Mesopotamia]”. Svastiche scoperte a Samarra, a nord di Baghdad, sul Tigri, e nel primo stadio dell’insediamento a Susa o Susan additano l’antichissima origine del simbolo in Mesopotamia. Pare dunque che Babilonia, fosse il luogo d’origine del simbolo della svastica. Simbolo di fertilità e di vita Nella zona del Danubio inferiore (Siebenbuergen, Romania) sono stati trovati vasi con rappresentazioni di svastiche su di essi. Sono venute alla luce svastiche negli scavi compiuti a Troia, antica città dell’Asia Minore. Nello stesso periodo culturale in cui la svastica compare a Troia e in Romania, vengono alla ribalta anche plastici di idoli relativi al culto della fertilità. I plastici sono spesso quasi identici a quelli del Vicino e Medio Oriente. La maniera in cui la svastica è situata sul corpo di plastici di donne a Troia indica che serviva come simbolo di fertilità e vita. Inoltre, nelle fosse delle tombe di Micene, in Grecia, la svastica si trova su ricchi gioielli d’oro. Compare anche su monete. In una scena funebre raffigurata su un vaso ateniese, si possono vedere tre svastiche sopra il cavallo che tira il carro funebre. Dee della fertilità trovate in tombe hanno il simbolo sulla gola e sul petto. Su un sarcofago possiamo vedere la “signora della vita”, che in seguito venne chiamata Artemide, circondata da svastiche. Pare anche che sia stata associata al fiore di loto e che ornasse l’abito di Afrodite, l’antica dea greca dell’amore, chiamata Venere dai Romani. Quindi, a Troia e nelle sue rappresentazioni dell’area dell’Egeo, la svastica rappresentava l’idea della fertilità e della vita. Uso religioso della svasticaTracce dell’influenza religiosa di Babilonia sono evidenti anche in India, come dice fra l’altro un archeologo: “La svastica e la croce, comuni su impronte e placche, erano simboli magici o religiosi sia nella Babilonia che nell’Elam del periodo preistorico più antico, ma conservano questo carattere anche nell’India moderna e altrove”. (V. Childe, New Light on the Most Ancient East, 1957, p. 185) Quindi, l’influenza religiosa dell’antica Babilonia raggiunse molti popoli e nazioni, molto più estesamente e in maniera molto più efficace e duratura del suo potere politico. The World Book Encyclopedia dice in merito ad essa: “Antico simbolo usato spesso come ornamento o segno religioso. . . . Si è trovata la svastica su edifici bizantini, iscrizioni buddiste, monumenti celtici e monete greche. Le svastiche erano simboli largamente usati dagli Indiani dell’America del Nord e dell’America del Sud”. Lo giainismo, antica religione, fondata nel VI secolo prima di Cristo, ha come simbolo la svastica. Lo stesso simbolo si trova sopra la porta d’ingresso del tempio Laksmi Marayan di Nuova Delhi, in India. E anche sopra l’ingresso di un tempio di Bali in Indonesia. Appare sopra i pesi degli Ashanti in Africa e sulle catene magiche degli Indiani del Nordamerica. Si può vedere, inoltre, su una rappresentazione delle impronte di Budda. Un simbolo cristiano?La croce, nell’iconografia cristiana è divenuta il simbolo di fede più evidente e significativo, ma essa era già largamente nota nel mondo pre-cristiano. Il processo per cui la croce giunse a tanta universalità, soppiantando tutti gli altri simboli cristiani, si compì relativamente tardi (sec. IV). Oltre ai valori propriamente ‘religiosi’, nell’ambito del cristianesimo la croce ha, nelle credenze folcloristiche, un valore di forte agente apotropaico: come oggetto viene spesso collocata nei campi per favorire il buon esito del raccolto; è considerata potente contro le forze demoniache. Come simbolo la croce è comunque assai più antica del cristianesimo: risale alla preistoria (Neolitico) ed è raffigurata da sola oppure entro un cerchio, come simbolo solare; a volte è a raggi diritti, altre volte con i raggi uncinati (svastica). Chiese della cristianità: Si può trovare la svastica nel pavimento a mosaico della chiesa della Natività a Betleem. Nel suo libro Vom Hakenkreuz (Riguardo alla svastica) Joerg Lechler mostra alcune rappresentazioni di svastiche tratte da chiese della cristianità. Tra il voluminoso materiale illustrato, si vede il cosiddetto abito del digiuno o di quaresima di Heiligengrabe, in Germania, su cui l’abito di Cristo è coperto di svastiche. La svastica compare su una tovaglia d’altare della Chiesa di Maria zur Wiese di Soest, in Germania. Si trova pure sul monumento in bronzo del vescovo Bocholt a Luebeck e su alcune monete medievali delle diocesi cattoliche di Mainz e Halberstadt e del vescovo di Erfurt, Heinrich (1140-1150 ). In un quadro di una chiesa di Dalby (Svezia meridionale) l’agnello rappresentante Gesù Cristo aveva la svastica anziché una semplice croce. Fu pure usata la svastica nella forma della campana della chiesa di Utterslev, in Danimarca. I primi cristiani rigettarono l’uso di tali simboli. Una volta ciò fu espresso con queste parole: “Le croci, inoltre, non le adoriamo né le desideriamo. Voi, in realtà, che consacrate dèi di legno, adorate croci di legno forse come parti dei vostri dèi. Perché i vostri stessi stendardi, nonché i vostri vessilli e le bandiere dei vostri campi, che cos’altro sono se non croci indorate e abbellite? I vostri trofei di vittoria non solo imitano l’aspetto di una croce semplice, ma anche quello di un uomo affisso ad essa”. — L’Ottavio di Minucio Felice, cap. 29, The Ante-Nicene Fathers, Vol. 4, pag. 191. Hitler, la svastica e le chieseQuando Hitler scelse la svastica come simbolo nazista, scelse uno dei più antichi simboli di un misterioso potere magico. Hitler scoprì che aveva l’effetto desiderato. Nel suo libro Mein Kampf, Hitler scrisse che quando nel 1920 presentò per la prima volta in pubblico la bandiera con la svastica, “fece l’effetto di una fiaccola accesa”. Come scrisse nel suo libro Mein Kampf, Hitler, presentò per la prima volta al pubblico la bandiera con la svastica nell’estate del 1920. Egli e i suoi compagni erano molto entusiasti del loro nuovo vessillo con l’antico disegno. Dallo stemma dell'abate Hagn Ma dove vide Hitler per la prima volta la svastica? Hitler vide per la prima volta questo simbolo nella sua infanzia. Allora viveva in un piccolo villaggio vicino al monastero benedettino di Lambach, nell’Austria superiore. Per un po’ fece il corista lì e visse al monastero nell’inverno del 1897-1898. Lì, scolpita nel muro sopra la grotta della sorgente nel cortile, c’era la data 1860 con una svastica. Il simbolo si trovava pure sul portale del monastero. Inoltre, lo stemma personale dell’abate Theodorich Hagn del monastero di Lambach aveva “una svastica dorata con punte inclinate in campo azzurro”. A quel tempo la svastica fece impressione al giovane Hitler? Le opinioni variano. Ma nel libro Aus Adolf Hitler Jugendland und Jugendzeit (Il periodo e il paese della gioventù di Adolf Hitler) dice quanto segue del monastero benedettino di Lambach: “Lì Adolf Hitler venne a contatto per la prima volta con la svastica. . . . Anche se Adolf Hitler può aver adottato in seguito questo simbolo per motivi interamente diversi, non si può annullare il fatto che egli trascorse parte della sua infanzia sotto quel simbolo”. — Pagg. 14-16. Nel suo libro Oberdonau, die Heimat des Fuehrers (Il Danubio superiore, dimora del Fuehrer), Robert Lenk scrive: “Il corista Adolf Hitler vide per la prima volta il segno angolare del moto solare sullo scudo del passaggio a volta di Lambach”. (Pag. 102) Nello stesso libro lo scrittore menziona sei chiese di campagna della Muehlviertel, considerata fortemente cattolica, dell’Austria superiore su cui compariva il simbolo della svastica. — Pag. 42. Simbolo del Partito Tedesco Nazional-Socialista dei Lavoratori. Friedrich Heer, cattolico e professore di storia all’Università di Vienna, nel suo libro God’s First Love, ha ammesso: “Nella cruda realtà della storia tedesca, la croce e la svastica furono sempre più unite, finché la svastica proclamò il messaggio della vittoria dai campanili delle cattedrali tedesche, bandiere con la svastica apparvero ai lati degli altari e teologi, pastori, ecclesiastici e statisti tedeschi sia cattolici che protestanti accolsero di buon grado l’alleanza con Hitler”. — Pagina 247 La bandiera della Germania nazistaLa forza di un simbolo è in grado di muovere masse di persone, di istigare ai sacrifici più estremi, di glorificare le peggiori nefandezze. Ma può un simbolo di per sé essere considerato offensivo o è il contesto in cui viene usato che ne qualifica il significato?La “SVASTICA”, che dal sanscrito significa “apportatore di salute”, è semplicemente una croce uncinata. Essa consiste in una croce a bracci di eguale lunghezza, che presentano un prolungamento ripiegato, ad angolo retto. La Svastica e i PopoliLa svastica è un simbolo universalmente conosciuto e molto antico, se ne trova traccia in Asia, in Mongolia, in India e anche nell’America centrale.In effetti la svastica fa la sua comparsa in molte culture dell’antico e del nuovo mondo, la conoscevano i Celti, gli antichi Greci, gli Etruschi, gli Egizi, i Mesopotami e gli Aztechi.Presso l’Elam (nel periodo preistorico), Babilonia e nella valle dell’Indo per la cultura preariana di Mohenjo-dara (2000 a.C.), la croce uncinata era vista come simbolo religioso e come portafortuna circondato da un immensa aura magica.In India, per esempio, veniva unito il significato religioso al simbolismo astronomico: con gli uncini orientati a destra emblema del Sole, mentre di ira funesta nel senso opposto.In Medio Oriente, a Micene e in Grecia furono scoperte svastiche su statue di donne, e attorno ad Artemide, signora della vita, così da far pensare ad un significato di fertilità e vita . I bracci della croce rivolti verso l’interno alludono a una direzione di movimento in senso rotatorio. Per la sua forma a ruota può suggerire l’idea del ritorno delle stagioni che compongono l’anno solare. Inoltre può ruotare verso sinistra o verso destra a seconda dei ripiegamenti dei suoi uncini.Nell’ remota Cina, wan-tsu, è vista come simbolo del quadruplice orientamento che segue i punti cardinali.Dal 700 d.C. in poi assunse il significato del numero diecimila e dunque dell’ infinito.Nell’area indobuddista la svastica venne considerata come un sigillo e la si ritrova spesso impressa sul cuore di Buddha, anche in Tibet del resto ha valore di portafortuna e talismano.Nella religione indiana del Gianismo i quattro bracci di questa croce rappresentano i piani dell’esistenza: mondo degli dei, mondo dell’uomo, mondo animale, mondo infero.La svastica viene denominata anche come “CRUX GAMMATA” in quanto i suoi uncini ricordano la quadruplicazione della lettera G (gamma) dell’alfabeto greco.Nell’area meridionale i “ganci” sono occasionalmente rivolti verso l’interno o spezzati; in quella germanica invece il martello di Thor e raffigurato sotto la forma di croce gammata.La svastica, se pur con più difficoltà , si rintraccia anche nella culture dell’America precolombiana.Tutt’oggi non è possibile affermare con certezza dove, e per opera di quale popolo, sia comparsa la svastica per la prima volta.Alcune ipotesi la fanno risalire ai Babilonesi, altre collocano la sua nascita ancor prima.Quello che appare certo è che la croce gammata non fu mai tanto famosa quanto lo fu come stemma politico. La Svastica come stemma politicoLa sua importanza va ricondotta all’esaltazione romantica del germanesimo che fece la sua comparsa a cavallo fra i due secoli. Prima, nel 1910, venne adottata come segno d’arianità da vari gruppi antisemiti.Poi la “croce uncinata” destrogira apparve nel 1919 come simbolo araldico della Thule-Geselschaft e, secondo il barone Glauer Von Sebottendorff (fondatore della Thule), indicava il percorso ascendente del sole dal solstizio d’inverno a quello d’estate.Nel 1919 Friederich Krohn, appartenente alla Thule, aveva proposto una croce gammata sinistrogira ma l’idea non riscosse successo.Alla fine la svastica fu adottata da Hitler come simbolo, prima del partito nazionalsocialista, e in seguito, dal 1933 al 1945, posta al di sotto dell’aquila imperiale divenne l’emblema del Terzo Reich.La svastica con i bracci rivolti a sinistra è dovuta all’erronea convinzione dell’origine indoeuropea e ariana del simbolo. La Svastica di HitlerHitler scelse la svastica come simbolo, prima del partito nazionalsocialista e poi del terzo reich, perché era a conoscenza delle sua antiche origini ed era affascinato dall’alone di mistero e dall’aura magica che lo circondavano.Probabilmente Hitler conobbe per la prima volta l’antico simbolo quando era ancora un bambino e viveva in Austria. Nel piccolo borgo di Lambach, dove Hitler visse, erano stampate delle croci uncinate presso i portali del monastero; e la croce gammata ritornava anche nello stemma personale dell’abate Hang.La prolungata visione della svastica avuta da piccolo non fu certamente l’unico motivo che spinse Hitler ad adottarla come emblema della “Nazione”.Il dittatore era uno studioso ed aveva conoscenze esoteriche, queste lo conducevano a credere che gli Ariani fossero superiori in quanto semidei, e a pensare che il suo popolo doveva a tutti i costi riguadagnare la sua superiorità perduta. Le sue idee lo conducevano inoltre a vedere negli ebrei dei nemici in quanto popolo che non utilizzavano la svastica, che era eredità degli Arii che ne avevano diffuso il culto ovunque.«La svastica era il Sole e gli ebrei erano devoti alla luna, dunque nemici del simbolo e degli Ariani».L’esoterismo fu studiato da Hitler con l’intento di sviluppare una società “mistico-politica”;un esempio di queste attenzioni lo si può avere osservando i colori ufficiali del vessillo nazista, il nero, il rosso ed il bianco, colori sacri all’alchimia.Ma tutto il nazionalsocialismo fu legato alla mistica esoterica, il grande uso dei simboli, con la svastica come emblema principale, ne è la conferma.Come ci dice lo stesso Hitler, la svastica, fin dalla presentazione al popolo germanico, riscosse un grandissimo successo. La bandiera con la croce uncinata fece il suo debutto nel 1920 e fu subito l’orgoglio del dittatore e dei suoi collaboratori.La svastica in breve tempo ascese ai campanili delle cattedrali tedesche, e si schierò ai lati degli altari; sempre più velocemente si incise nel cuore di un popolo, divenendo il simbolo delle sue vittorie e delle sue sconfitte.