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but to die, to sleep maybe, to leave?
Sinceramente, più che vergogna, leggendo queste lettere mi viene più che altro voglia di "far vedere" all'Europa che anche noi siamo benissimo in grado di fare quelle cose che gli italiani all'estero che hanno parlato in queste lettere sottolineano come le differenze più grandi.Sarò ingenua, sarò una stupida bimbetta, magari nego un po' l'evidenza, ma cavoli! Secondo me noi, e forse la generazione prima della nostra, non siamo una massa di mafiosi-immanicati-servili-leghisti-ottusi e chi più ne ha più ne metta. E siamo benissimo in grado di indignarci se succedono delle cose che non sono Giuste e di farci sentire.Secondo me sta già succedendo...secondo me è molto importante il ruolo svolto da internet come mezzo di comunicazione e di informazione.Dieci anni fa non avremmo letto queste lettere.Se il risultato di queste piccolissime conquiste deve essere di andarsene e di arrendersi, allora non sono servite a niente...Siamo indietro rispetto all'europa riguardo a molte cose? Sicuramente sì.Però non voglio pensare che sarà sempre peggio, che piuttosto che vivere non al top la mia vita lavorativa e rimanere in Italia, farò nascere i miei figli all'estero, aspettando che la situazione si sistemi senza partecipare a cambiare le cose. Preferisco fare più fatica io e rimanere e dare il mio microscopico contributo a cambiare le cose, o comunque a farle nel modo giusto...anche semplicemente facendo sempre la raccolta differenziata, non buttando i mozziconi di sigaretta per strada, o come stavamo dicendo l'altro giorno con Frà, occupando sempre la corsia più a destra in autostrada... Non saranno di certo queste cose a cambiare la politica del paese, o gli stipendi dei ricercatori o a cancellare l'evasione fiscale, ma sono queste cose che secondo me cambiano di più la mentalità della gente...e la mentalità della gente si cambia anche una persona alla volta......e credo che comunque il potere della gente di cambiare le cose partendo dal basso sia forte e i giovani se ne stiano rendendo conto. Poi ovviamente ci sono cose molto più importanti da fare, che si devono per forza fare insieme, e sono più difficili da fare...ma sicuramente non impossibili...E visto che bisogna farle, preferisco farle io piuttosto che andarmene e lasciarle da fare a chi rimane, o a chi poi ritorna...piuttosto che lasciarle da fare ai miei figli...Siamo nati nel paese più bello del mondo...magari non ci sono piste ciclabili in tutte le strade, ma sinceramente non mi sembra una cosa irrinunciabile che "se non ce l'hai sei un Paese da barzelletta". Certo, abitare in una città in cui i mezzi pubblici sono sempre in orario è più efficiente, più comodo, più Giusto e tutto funziona meglio come in una macchina ben oliata......ma alla domanda "preferisci abitare in un paese in cui gli autobus arrivano in orario o in un paese in cui puoi mangiare le cose più buone del mondo, in cui trovi un terzo dell'arte mondiale, un paese con più di duemila anni di storia, un paese con una natura e delle città fantastiche, con un dialetto diverso per ogni città, con il sole e le persone che si parlano per strada, magari anche per insultarsi, ma si parlano..." non ho dubbi su cosa rispondere...Ok, il punto fondamentale non sono gli autobus o le piste ciclabili. Le cose fondamentali sono la corruzione della politica, la difficoltà a vivere (trovare lavoro, trovare casa, vivere con gli stipendi e con i tipi di contratto italiani). Ma credo che queste cose si possano cambiare... L'Inghilterra o l'Olanda non si possono spostare alla nostra latitudine, ritrovare delle case romane con i mosaici scavando per fare una fogna o avere i suoi abitanti che cenano di sera su una terrazza guardando il mare senza indossare una giacca...Ripeto: sarò ingenua...
Se a 22 anni siamo già rinunciatari che razza di vita vogliamo vivere, contando che abbiamo ancora una quarantina di anni a disposizione in linea di massima. Ed elimino da qualunque discorso l'argomento patriottismo, quello non c'entra proprio una fava, se qualcuno lo cita lo mando a quel paese
mangiare le cose più buone del mondo, in cui trovi un terzo dell'arte mondiale, un paese con più di duemila anni di storia, un paese con una natura e delle città fantastiche, con un dialetto diverso per ogni città, con il sole e le persone che si parlano per strada, magari anche per insultarsi, ma si parlano