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E' indubbio che i colpevoli siano colpevoli per gli atti da loro commessi ma forse Andrea voleva andare pi? a fondo dicendo che ogni colpevole si ? comportato in un determinato modo per un motivo ( lo stupratore probabilmente veniva molestato da piccolo magari dal padre quinidi diventa da colpevole e basta una sorta di calpevole-vittima...e magari a suo padre era successa una cosa dle genere quinidi ? un cirolo chiuso) sarebbe quindi giusto s? accusarlo ma cercare di scavare nel suo passato in modo da capire e non solo giuducare ad occhi chiusi...
"carcere duro,ci vuole"oh,ma sei proprio sbirro dentro! :tongue3:
L'agnosticismo (dal greco a-gnothein let. non sapere) ? una posizione concettuale in cui si sospende il giudizio rispetto ad un problema poich? non se ne ha (o non se ne pu? avere) sufficiente conoscenza.Non vuol dire che ha dei dubbi ma che non ne sa abbastanza da avere un'opinione. Credo sia un sinonimo di ignoranza, intesa come ignorare un argomento...
Per il fatto dell'agnosticismo, se uno ? "ignorante" e non crede di saperne abbastanza per sostenere che Dio esiste, non pu? affermare che solo Dio pu? togliere la vita. E' una contraddizione in termini, ? l'antitesi di s? stesso.
Ognuno deve prendersi la responsabilit? delle proprie azioni....se uno da piccolo ha s?bito degli abusi mi dispiace per lui ma non lo autorizza a comportamenti criminali..
non fare il saccente con gli accenti... :ahah: :p l'hai messo sulla vocale sbagliata :laugh: ehehehehehe
io non la metto su nemici/amici,a me solo qualche volta intimoriscono e preoccupano ...avr? la coda di paglia,ma da come te la prendi x un commento idiota mi s? pure tu!e non t'imbestialire subito!
eeeeccccerto che era un commento idiota!ho pure messo la faccina con la pernacchia... lo so che non ti rispondo mai sulle opinioni e mi dispiace,ma cerca di capire un p? sia la megalomania che dirige i miei atti sia che sto gi? un p? oltre i 5 anni di et?....e qua abbiamo pur letto tutti "pragmatica cognitiva"!!...mi riprometto di fare comunque degli sforzi per non far ricadere tutto sulle intenzioni che mi viene da inferire quando leggo!stupore&umilt?!giurin giurello!e che Bara m'assista!(stanotte per? ti mando anche il messaggio della buonanotte,per sicurezza)
- Non credo che la patologia e la sofferenza nascano dal nulla, ? pi? probabile che sia la societ? stessa a "crearla" o per lo meno a ignorarla fino a quando non ? conclamata. Di conseguenza mi viene difficile parlare di "colpevoli"...
- ? possibile che in certi casi un omicidio o uno stupro siano soltanto il risultato di ripetute richieste di attenzione sistematicamente ignorate. Evitiamo di dare odio a chi ci chiede amore, anche se con modalit? non condivisibili.
ho trovato qualcosa sul sito della rivista di gulotta che fa proprio il caso nostro....................................................Insomma, la mia visione ? che quello che scopriamo sui meccanismi dello sviluppo dela personalit? non ci deve portare al giustificazionismo eccessivo! sarebbe perdere contatto con la realt?! ci deve rendere consapevoli del perch? succedono certe cose (a livello di fenomeno) e ci deve aiutare a sviluppare soluzioni perch? chi ha sbagliato (perch? si sbaglia) possa non ripetersi (e qui siamo a livello dell'individuo)!
Io vedo il carcere, o melgio...il sistema carcerario moderno come "dimenticatoio" per le nostre coscienze di brava gente; e infatti non ci dicono mai nulla di quello che succede l? dentro, se non che sono sovraffollate o che ogni tanto avviene qualche favoletta, qualche bella storiella..insomma: un bel nulla! Noi buttiamo tutta la feccia l? dentro ma a che pro? Pensiamo di risolvere il problema alla radice? Forse qualcuno lo spera, ma questo qualcuno ? ben lontano dalla realt? dei fatti!
A che serve rinchiudere, spesso solo temporaneamente, se non si incide in qualche modo sulla vita del paziente-detenuto (passatemi l'associazione di questi due termini senza l'adeguata spiegazione che meriterebbe, ma se lo facessi divagherei troppo)? anzi, sono abbastanza convinto che un'esperienza carceraria di per se stessa non faccia che peggiorare la condizione psicologica di una persona, portando forse a un peggioramento dei sintomi (cio? del suo comportamento all'interno della societ?).
Cosa mi rispondereste se vi dicessi che un detenuto pu? uscire dal carcere, andare a lavorare il luned?, tornare in carcere il venerd? sera e riuscire il luned?? Questo pu? sembrare sconvogente, ma non lo ?, perch? il detenuto non perde il contatto con il mondo in primis, rimane in debito con lo Stato (avendo violato una o pi? leggi) e svolge un lavoro utile a s? e di conseguenza agli altri. Il problema maggiore infatti ? che un detenuto sia disconnesso dal mondo reale.L'ergastolo ? una pena inutile se questo significa essere rinchiusi tutto il tempo in una stanza. Il tempo dev'essere utilizzato, come dice Gulotta verso la fine del suo articolo, le attivit? pratiche e utili possono essere moltissime.Queste risultano essere mollto pi? efficaci e svolgono lo stesso compito di "difesa sociale". La pena non deve essere fine a se stessa, ma deve essere orientata verso la modificazione del comportamento e la riparazione ? a beneficio dell'individuo, ma anche dell'intero sistema comunitario.
Ah beh, e i lavori forzati, o socialmente utili, o di qualsiasi tipo...devono per forza essere fatti...ergastolo in cella sicuramente no.
Mi ricollego ora un attimo all'intervento di Andrea che ha sucitato tanto interesse (giustamente): non vorrei mettere in bocca altrui idee mie, ma mi pare di aver visto nella frase "Nessuno ha il diritto di decidere della vita di un'altra persona, eccetto Dio. Ma io sono agnostico" un'intento ironico, alla luce del quale i commenti di Rebe (SecretSybil) e di Stefano risulterebbero fuori luogo: Andrea appena leggi illuminaci!
sulla prima parte posso essere d'accordo,anche alla luce di quello che ho detto sopra sul sistema carcerario, soprattutto quando dici che la sofferenza ? ignorata finch? ? conclamata. Per? non ? che mi venga difficile parlare di colpevoli..mi viene pi? che altro da allargare il mio campo visivo e vedere quali sono i meccanismi marci che stanno dietro a quelli che poi sono additati come colpevoli i quali per? restano tali comunque (non so se mi sono spiegato bene qui..)
Beh qui quoto, seppur in modo pi? morbido, quello che ha detto stefano: ? un po' una banalit?, o, detto meglio, un ragionamento che si chiude su se' stesso, ai confini con l'essere pseudoscientifico (mitico Popper Io non dico che quello che hai scritto sia impossibile, anzi! Ma da qui a dire che una violazione sociale di questo genere sia un atto d'amore espresso in altra modalit? beh...la vedo dura...Insomma, la mia visione ? che quello che scopriamo sui meccanismi dello sviluppo dela personalit? non ci deve portare al giustificazionismo eccessivo! sarebbe perdere contatto con la realt?! ci deve rendere consapevoli del perch? succedono certe cose (a livello di fenomeno) e ci deve aiutare a sviluppare soluzioni perch? chi ha sbagliato (perch? si sbaglia) possa non ripetersi (e qui siamo a livello dell'individuo)!
Io sono favorevole alla rieducazione per coloro che sono "rieducabili" ma, a mio parere, ? necessaria anche il timore del carcere per evitare i crimini...credo che la morale non basti da sola...quinid il carcere deve essere visto anche come punizione!
La privazione della libert?, infatti, non dovrebbe essere la pena, ma solo il mezzo attraverso il quale la societ? si difende. (C) Si fosse legiferato affinch? le persone che compiano crimini a causa di caratteristiche personali siano trattate in modo che cambino il loro modo di porsi nei confronti della societ?.[...]Andrebbe rivista poi tutta la concezione della pena. Essa non deve tanto incidere sulla libert? o sul patrimonio, quanto sulla condotta di vita del reo.
- Non credo che la patologia e la sofferenza nascano dal nulla, ? pi? probabile che sia la societ? stessa a "crearla" o per lo meno a ignorarla fino a quando non ? conclamata. Di conseguenza mi viene difficile parlare di "colpevoli"...sulla prima parte posso essere d'accordo,anche alla luce di quello che ho detto sopra sul sistema carcerario, soprattutto quando dici che la sofferenza ? ignorata finch? ? conclamata. Per? non ? che mi venga difficile parlare di colpevoli..mi viene pi? che altro da allargare il mio campo visivo e vedere quali sono i meccanismi marci che stanno dietro a quelli che poi sono additati come colpevoli i quali per? restano tali comunque (non so se mi sono spiegato bene qui..)
Citazione:- ? possibile che in certi casi un omicidio o uno stupro siano soltanto il risultato di ripetute richieste di attenzione sistematicamente ignorate. Evitiamo di dare odio a chi ci chiede amore, anche se con modalit? non condivisibili.Beh qui quoto, seppur in modo pi? morbido, quello che ha detto stefano: ? un po' una banalit?, o, detto meglio, un ragionamento che si chiude su se' stesso, ai confini con l'essere pseudoscientifico (mitico Popper )Io non dico che quello che hai scritto sia impossibile, anzi! Ma da qui a dire che una violazione sociale di questo genere sia un atto d'amore espresso in altra modalit? beh...la vedo dura...Insomma, la mia visione ? che quello che scopriamo sui meccanismi dello sviluppo dela personalit? non ci deve portare al giustificazionismo eccessivo! sarebbe perdere contatto con la realt?! ci deve rendere consapevoli del perch? succedono certe cose (a livello di fenomeno) e ci deve aiutare a sviluppare soluzioni perch? chi ha sbagliato (perch? si sbaglia) possa non ripetersi (e qui siamo a livello dell'individuo)!
Ordunque, mi pare di aver scatenato un discreto interesse, tanto che mi viene difficile rispondere a tutti... :wacko:
Mi pare che resti da ultima l'affermazione su Dio e l'essere agnostico:L'affermazione era, come giustamente fatto notare da Stoned, ironica, e il significato potrebbe essere pi? o meno: Solo a Dio (per chi ci crede) ? dato il potere di decidere delle nostre vite (decidere quando morire). Ma non lo conosco, quindi non posso sapere i suoi desideri, ne se esercita effettivamente quel potere. Insomma non ritengo di poter agire nemmeno in suo nome.
...o che chi ha la fede ?..come dire..."autorizzato" a fare le veci dell'unica entit? che pu? decidere della morte dell'uomo e attuare la pena di morte? ...o neanche loro sanno quali siano i suoi "desideri" fino in fondo e quindi alla fine nessuno pu? muovere un dito?